Autore: Erberto Accinni
Editore: Akkuaria Libri
Edizione: 1
Anno: 2007
Genere: Narrativa
Collana: Autori contemporanei
Pagine: 127
IL LIBRO IN SINTESI
Per quel che so ci sono due modi di pensare ai propri quindici anni: rammentarli o ricordarli. Ce n'è anche un altro, a volte più complicato: rimembrarli.Per me valgono tutti e tre: rammento il freddo e quelle giornate grigie; ricordo le emozioni che per la prima volta provavo e quel desiderio di scoprire, restando sempre un ragazzo. Rimembro quella febbre, che ancora ora, a volte mi prende, anche se non è più per il grande freddo.In una Milano nebbiosa e grigia, come ora non è più, mi innamorai per la prima volta.
Eravamo belli e finché durò restammo belli. Fu una specie di prova generale delle sensazioni che si possono provare nella vita. Parlo di quelle vere, perché poi crescendo si cambia e molta freschezza si perde.Studiare sui libri non era importante quanto quello che “sentivo” giorno per giorno e fui felice. Poi la vita mi prese, ma questa fu comunque una cosa che riuscii ad avere.Amore. Molte cose nella vita sono frutto di un atto d’amore; altre dovrebbero esserlo e sarebbero migliori. Io ho raccontato di un po’ d’amore per una ragazza e per quegli amici, scandito dalle canzoni di quegli anni e dalle stupidaggini che combinavamo.Nato a quindici anni e confinato in quel tempo ora è una storia del passato. Ed è bene così. Ci sono ancora tante altre cose da amare e provare; e c’è un tempo per tutto.(L'Autore)
NOTE BIOGRAFICHE : ERBERTO ACCINNI
Nato nel 1950 a Milano dove vive, Erberto Accinni ama scrivere da sempre, utilizzando al meglio il tempo. Socio dell’Istituto di Psicosintesi, è iscritto alla Scuola di Counselling Psicosintetico.Curioso per natura viaggia spesso con aerei, treni e fantasia. A volte ha dubbi che lo fanno sentire fragile e trasparente come un vetro. Più spesso però ancora crede di poter fare qualcosa di buono; e questo lo fa sorridere. Qualcosa ha imparato, altro lo imparerà, altro ancora non lo imparerà mai.
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