Autore: Federico Sassi
Editore: Giraldi Editore
Edizione: 1
Anno: 2007
Genere: Romanzo
Pagine: 199
IL LIBRO IN SINTESI
L’ingiusta condanna a morte di un innocente ragazzo bolognese nel 1799 è il primo atto della vicenda che si dipana, attraverso due secoli, fino ai giorni nostri, coinvolgendo due ignari giovani che, aiutati da altri particolari “viaggiatori”, si troveranno a ricostruire il loro passato scoprendo connessioni con il proprio presente e con il proprio futuro; pur disorientati, si impegneranno mettendo anche a rischio le loro passioni e riusciranno a compiere la loro missione, affrancando il loro futuro dal legame con il loro passato.Il racconto, pur svolgendosi sulla trama della storia degli ultimi due secoli, si muove su un piano diverso e non “storico”, utilizzando alcuni fatti realmente accaduti come altrettanti sfondi su cui disegnare le vicende umane dei protagonisti che si troveranno a sviluppare riflessioni sul tempo, sui valori della vita e su altri aspetti che, normalmente, tutti tendiamo a trascurare.La costruzione del racconto è frutto di un’impostazione “visiva” delle vicende, con scene iniziali che il lettore può tranquillamente immaginarsi come dissolvenze in apertura e cambi di ambientazione tipici di una storia rappresentata sul grande o piccolo schermo, giacché, come tutti i coetanei, anche l’autore ha vissuto più a contatto con le immagini che con la carta stampata.
NOTE BIOGRAFICHE : FEDERICO SASSI
Federico Sassi nasce a Bologna nel 1965 e svolge studi tecnico commerciali, dedicandosi alla libera professione di consulente d’impresa. Da alcuni anni ha intrapreso un percorso “energetico” particolare che lo ha portato ad ampliare i propri orizzonti quotidiani. Viaggiatore per passione fin dalla giovane età, con questo racconto, accompagna il lettore in un viaggio nel quale si incontreranno non solo luoghi ma anche tempi diversi. L’ambientazione storica, che narra di epoche e luoghi reali, fa da palcoscenico alla storia personale dei protagonisti, sospesa tra il possibile e l’impossibile, storia che ogni lettore potrà vivere come un’occasione per riflettere sul tempo, sui valori della vita, sul destino oppure semplicemente come un momento per sognare.La costruzione del racconto è frutto di un’impostazione “visiva” delle vicende, con scene iniziali che il lettore può tranquillamente immaginarsi come dissolvenze in apertura e cambi di ambientazione tipici di una storia rappresentata sul grande o piccolo schermo, giacché, come tutti i coetanei, anche l’autore ha vissuto più a contatto con le immagini che con la carta stampata.”L'arca del Tempo” è il suo primo romanzo.
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